Kids fashion

Il rapporto tra papà e figlie femmine

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Un legame diverso, ma altrettanto forte e speciale.

Quando guardo le mie figlie con il loro papà, vedo questo.

Un legame differente da quello che c’è con me, ma altrettanto forte, vero e fondato sull’amore.

Non solo gioco, parco, divertimento ma anche coccole, fiducia, affetto e confidenze.

Sono onesta: non potevo desiderare o immaginare un papà diverso nè migliore per le mie figlie.

Ma in questo post non voglio esaltare le qualità del nostro papà, che preferisco fare in un’altra sede, ma approfondire il legame che si crea tra figlie e papà.

Ma è vero che i papà desiderano preferibilmente figli maschi?

Forse all’inizio.

Forse nell’immaginario collettivo.

Forse pensano di poter lasciare la loro “eredità”, il loro know-how solo ai maschi.

Forse credono che potranno fare determinate cose solo con i figli maschi.

Invece… non è così!

I papà desiderano avere le figlie femmine.

I papà sanno nutrire i propri figli, pur non potendo allattare; passano le notti in bianco, si alzano di notte, ridono, soffrono e si preoccupano per i loro bimbi, prendono i giorni di ferie per stare a casa con loro, anche se non sono cresciuti nel loro ventre. Anche se, prima o poi, le figlie sceglieranno un altro uomo nella loro vita, il posto nel cuore per il loro papà sarà sempre speciale.

I papà non sono mamme… e questo è un bene. I padri fanno tutto in maniera diversa dalle mamme, per fortuna, aggiungo: insegneranno alle bambine ad arrampicarsi sugli alberi, a salire sulla pertica al parco, ad andare in bici, a fischiare, a volare nell’aria, a tenersi forte forte sulle spalle, a dare un bacio sulla guancia senza graffiarsi con la barba e molto altro. Giulia ama fare tutto questo con suo padre e si divertono tantissimo insieme. E io sono felice, felicissima.

Perchè i papà sono giocosi, prendono tutto sul ridere e giocano in maniera “fisica” con le loro figlie.

Ma sì, mamme, impariamo a delegare, diamo fiducia a questi papà, con elasticità e leggerezza: sapranno far tutto, a modo loro, e vestiranno le figlie per andare a scuola, le pettineranno, cucineranno il loro piatto preferito e non solo. Per noi è così.

Non bisogna di certo conformarsi agli stereotipi e i papà possono anche giocare a calcio con le figlie come possono giocare con le Barbie. Tutto, senza pregiudizi.

Quello che è certo, un papà, crescendo una figlia, imparerà come pettinare le figlie e magari come fare le trecce, a ballare qualsiasi musica tra le mura di casa, con travestimenti improbabili, che tutto può diventare un microfono, che il cartone di Frozen si può vedere anche 50 volte senza finire alla neuro, che si può giocare con le bambole o con le Barbie per ore ed ore, senza mai annoiarsi, che le scarpe, le borse e i libri fanno felice una donna, senza distinzione d’età, e che le figlie possono scegliere di giocare a calcio o a basket, di guidare una moto ma anche di indossare un vestitino.

I papà delle figlie femmine sono felici.

Questi papà, che desiderano che le loro figlie siano coraggiose, libere, sicure, con una forte autostima e indipendenti.

Questi papà che vorrebbero che le loro figlie femmine “uscissero di casa” non prima dei 30 anni: mica saranno protettivi e gelosi?

Questi papà che fanno i conti con delle donne sempre più impegnative e complesse.

Questi papà che non dovranno mai dire alle loro figlie che sono ingrassate o che non sono vestite bene, ma accompagnarle a fare shopping.

Questi papà che, con tutti i loro limiti, ce lo mettono tutta, sempre con il sorriso.

Sono il nostro braccio destro.

Perchè io quando guardo Chiara e Giulia con il loro papà, che di sicuro ha cambiato più pannolini di me alle bambine, che è stato più sveglio di notte di me per le bambine, mentre giocano e si divertono, oggi, e domani spero sia uguale, mi emoziono e penso che sono e che siamo fortunate.

 

 

 

 

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