COSA CAMBIA CON IL SECONDO FIGLIO? SEI CAMBIATA TU!

COSA CAMBIA CON IL SECONDO FIGLIO?

COSA CAMBIA CON IL SECONDO FIGLIO?

COSA CAMBIA CON IL SECONDO FIGLIO?: Questa è la nostra prima figlia. La conoscete molto bene, la principessa di casa.

Mentre ero in attesa di Giulia, tenevo un dettagliato e puntuale diario della gravidanza, dove riportavo ogni momento, evento o dettaglio che fosse (non) degno di nota. Praticamente tutto!

Poi, dopo la nascita di Giulia, altro diario sui primi 2 anni di vita, con annotazioni precise, su questo o quello: allattamento, peso, lunghezza, svezzamento, vaccini ecc.

Giulia veniva presa in braccio solo dai familiari stretti, non l’ho mai data ad un’amica, ad una zia, a nessuno. Motivo? Fobia di raffreddori ed affini, e sicuramente per una sorta di protezione e gelosia da parte della mamma.

Appena Giulia emetteva il primo suono paragonabile ad un pianto, eccoci accorrere in preda all’ansia con performance da Olimpiade.

E poi, ricordo ancora il primo giorno in cui rimasi a casa da sola, dopo la nascita di Giulia, quando mio marito rientrò a lavoro, dopo 15 giorni dal parto: avevo il terrore di cambiarle il pannolino, con il pensiero che la piccola potesse cadermi nel lavandino e tentavo in ogni modo di rimandare il fatidico momento.

E poi, momento della poppata: ha preso? Ha mangiato? Ma quanto? Sarà sufficiente? Pesiamola!

Di notte, quando finalmente dorme  qualche ora di seguito, arriva l’ “amletico dubbio”: ma respira, è viva? Vediamo….

Paure, ansie, attenzioni da neo genitori inesperti. E con il secondo figlio?

Con il secondo (o terzo ecc.) figlio è tutto diverso, tu, genitore, sei profondamente diverso.

COSA CAMBIA CON IL SECONDO FIGLIO?

Complice la “gelosia” della sorella maggiore, la #nuovainquilina è praticamente “ignorata” da noi genitori, se non per i cambi e l’allattamento. Tutte le attenzioni sono su Giulia. Chiara quasi quasi torna da dove è venuta. Povera.

Durante la gravidanza, non ho preso nota di nulla. Solo delle spese. E da quando è nata, non ho segnato né peso né altro. Mamma degenere. Lo scrivo qui, come promemoria: nata alla 38esima settimana, peso 3kg, lunghezza 50cm.

Quando riceviamo visite, Chiara fa il giro dei nostri amici, con gioia e sollievo da parte mia.

Per non parlare di quando inizia a piangere nella sua culletta e prima di andare a prenderla in braccio io finisco di fare quello che stavo facendo con estrema calma e serenità, di scrivere l’articolo, di cucinare, di lavarmi, di vestirmi… Ah, è vero, Chiara sta piangendo… arrivo! Non sono una fan del metodo Estevill ma piangere 1 minuto non ha mai fatto male a nessuno. Al primo figlio non la pensavo così.

Cambio pannolini a profusione, anche con una mano. E l’allattamento lo vivo in un modo assolutamente differente, con assoluta serenità e consapevolezza. Credo che spesso molte mamme non allattino non perché non abbiano latte a sufficienza, ma perché il non saper allattare in maniera corretta e serena è spesso causa della perdita del latte. Purtroppo manca informazione e formazione sull’allattamento e, al primo figlio, si è molto soli, fragili e in balia dei consigli di chiunque si avvicini. Invece, al secondo figlio è tutto diverso: sai che se il bambino è sereno e tranquillo, cresce e “sporca” pannolini vuol dire che è sazio.

E se finalmente la #nuovainquilina dorme serena, magari 4/5 ore di seguito di notte, io ne approfitto per riposare e non mi pongo chissà quali quesiti. Ringrazio il cielo che stia dormendo e mi rilasso.

Con il secondo figlio cambia tutto, è proprio vero. Non è cambiato quello che c’è intorno o gli altri, ma sei cambiata tu, perché il primo figlio ti ha modificata, l’esperienza di mamma ti ha fatto crescere e il tuo approccio è differente.

COSA CAMBIA CON IL SECONDO FIGLIO?

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