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Lettera di ringraziamento alle mie figlie. Vietato ai deboli di cuore

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Lettera di ringraziamento alle mie figlie. Vietato ai deboli di cuore

I vostri figli non sono figli vostri…

sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perché la loro anima abita la casa dell’avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perché la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l’arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
L’Arciere mira al bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tiene tesi con tutto il suo vigore affinché le sue frecce possano andare veloci e lontane.
Lasciatevi tendere con gioia nelle mani dell’Arciere, poiché egli ama in egual misura e le frecce che volano e l’arco che rimane saldo.
(Kahlil Gibran) 

Lettera di ringraziamento alle mie figlie. Vietato ai deboli di cuore

 

Inizio d’anno, tempo di bilanci e riflessioni. E di ringraziamenti. Voglio iniziare questo 2017 non con una lista di buoni propositivi e aspettative, ma con un grazie. Grazie a chi mi sta accanto ogni giorno, grazie alle mie figlie.

Grazie per essere nella mia vita: l’avete sicuramente stravolta e travolta, ma soprattutto arricchita.

Grazie per avermi fatto comprendere l’importanza del sonno; prima della nascita di Giulia non amavo dormire, ora starei giornate intere a letto.

 Grazie per farmi stancare, quella stanchezza devastante, quando poi a fine giornata ti senti stremata, svuotata, ma felice, serena, appagata.

Grazie per avermi fatto capire che noi mamme non dobbiamo essere perfette, perché possiamo anzi dobbiamo sbagliare, ma sempre per amore verso i nostri figli

Grazie per avermi fatto capire che i bambini hanno bisogno di regole, poche ma chiare.

Grazie per avermi insegnato che è più importante saper dire “NO” rispetto a dire “si”, ma soprattutto educativo.

Grazie per avermi fatto “scoprire” paziente, molto paziente.

Grazie per avermi insegnato a fare la doccia in tre minuti, si tratta di ottimizzazione del tempo.

Grazie per avermi fatto riscoprire l’importanza del tempo.

Grazie per avermi aiutato a capire quali sono le amicizie vere, quelle che sopportano un po’ di giochi sparsi nel soggiorno e il ritardo di 3/4 giorni a un messaggio, a cui rispondi come fosse appena arrivato.

Grazie per farmi capire ogni giorno che la mia scelta di 10 anni fa di tornare nel mio Salento è stata quella giusta, perché di alcune cose posso farne a meno, ma di altre non potrei, non potrei mai.

Grazie per dirmi ogni giorno, in maniera sincera e disinteressata, “Mamma, ti voglio bene”.

Grazie per farmi crescere, per farmi imparare ogni giorno, perché il mestiere di genitore necessita di continuo aggiornamento.

GRAZIE per avermi fatto diventare mamma, anche se 15 anni fa non era nemmeno nei miei piani, nei miei sogni e ora voi siete una parte meravigliosa e fondamentale della mia vita.

GRAZIE figlie mie!

In questi scatti indosso un abito in black&white della collezione AI 2016/2017 di Rosalita McGee che potete acquistare anche on line, ideale per il lavoro o per il tempo libero, che ho abbinato con dei comodi stivaletti in suede di Agorà by Patrizia Shoes. 

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