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L’holding, molto più di un semplice abbraccio contenitivo

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L’holding, molto più di un semplice abbraccio contenitivo

L’holding, molto più di un semplice abbraccio contenitivo? Un abbraccio, un semplice abbraccio. Un gesto da non sottovalutare. Non date mai nulla per scontato. Con un abbraccio si può fare molto, moltissimo.

Ma cos’è l’Holding? Il metodo Holding è stato creato dalla psicoterapeuta Martha Welch, che lo ha sperimentato in America negli anni ’70 per i bambini affetti da autismo o che presentavano disabilità motorie. Questa tecnica parte dal principio che, come i neonati hanno bisogno del contatto fisico, anche i bimbi più grandi necessitano di un abbraccio da cui trarre fiducia e protezione. Tutti i bambini, senza nessuna distinzione, soprattutto in determinate situazioni, come capricci o momenti di ira sfrenata.

Le forti braccia aperte dell’adulto sono pertanto paragonabili ad un contenitore a cui affidare, scaricare e far mantenere ogni tipo di crisi del proprio discolo.

L’holding, molto più di un semplice abbraccio contenitivo

Con la tecnica dell’holding, il genitore in questi casi deve abbracciare il bambino per “contenerne” la rabbia, e allo stesso tempo, parlargli in modo tranquillo, ma fermo, guardandolo e cercando di essere guardato negli occhi.

Infatti, il processo si compone di tre fasi specifiche: confronto, rifiuto, e risoluzione.

Perché l’holding è un abbraccio speciale? Il bambino viene avvolto dalle braccia dell’adulto, che gli impone un contenimento fisico che diventa un contenimento emotivo.

L’holding è quindi importante soprattutto per i più piccoli, quelli che scoppiano in urla e pianti disperati in fase di capriccio, rotolandosi anche per terra nel tentativo di mettere alla prova i genitori. A chi di noi non è capitata una scena simile con i nostri figli. Cosa fare? Soprattutto se ci troviamo in pubblico, diventa molto delicato gestire la situazione perché siamo “pietrificati” e non sappiamo come muoverci, perché siamo anche noi genitori in preda al panico. Invece, in questo momento, l’adulto dovrebbe rassicurare il bambino, spiegando che gli si vuole sempre bene.

L’abbraccio deve rassicurare, contenere e riempire il vuoto del bambino in quel momento.

Abbracciamo, stringiamo forte i nostri figli, diciamo loro: “Ti voglio bene”. Un abbraccio può guarire.

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