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La maledizione dei secondogeniti

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La maledizione dei secondogeniti

Lo confesso: sono una primogenita. E spesso mi sono chiesta il perché di tante situazioni. Ora che sono mamma di due bambine ho la risposta a tanti miei quesiti.

Quando vedo Giulia, la primogenita, con Chiara, che la accudisce con cura e amore, ma anche con una certa energia, velata gelosia, mettendo, giustamente, come prioritarie le sue esigenze, mi rendo conto di quanto sia delicato essere il secondogenito.

In un altro post (Dove vai se una sorella non ce l’hai) vi ho descritto l’intenso rapporto che esiste tra le piccole, ma mi rendo conto che effettivamente il secondogenito ha una pazienza infinita. Resistere ai baci, agli abbracci, ai giochi della sorella maggiore non è impresa facile per Chiara. Giulia la tratta come una vera e propria bambola e ora la fa persino mangiare, imboccandola. Attendo la fase in cui vorrà giocare a “mamma e figlia” oppure alle “maestre”. Io facevo fare i compiti a mio fratello (5 anni più piccolo) e poi correggevo. Mea culpa.

Per non parlare dei paragoni: il primo cresceva meglio, il secondo dorme di più, il primo mangiava di più ecc. Per il genitore è naturale mettere a confronto i figli (io stessa lo faccio spesso) ma sarebbe più opportuno non farlo.

Per non parlare dell’attenzione (apprensione) nei confronti del primogenito che si è trasformata in una infinita leggerezza per la secondogenita. E poi, tutte quelle ricerche delle varie università per cui i primogeniti sono più intelligenti?! Poveri secondogeniti.  Infatti, secondo quanto osservato, il quoziente intellettivo si abbassa di livello dopo il primo figlio, mentre nessuna differenza tra i vari fratelli è stata notata sul piano della personalità. Probabilmente questo è dovuto alla minore attenzione dei genitori nei confronti del bambino  ma c’è anche da considerare la presenza del primogenito che insegna e svolge quasi una funzione di ‘tutor’ nei confronti dei più piccoli, mostrandogli come funziona il mondo, dando un importante input alla loro intelligenza.

Ma è davvero così? Assolutamente no. Ma sono luoghi comuni che si ripetono e i “poveri” secondogeniti devono sopportare tutto questo negli anni. Una vera e propria “maledizione” dei secondogeniti.

 

In questi scatti, Giulia e Chiara indossano due outfit coordinati per sorelle di Solonato babywear, con la stessa fantasia per i pantaloni di Chiara e l’abito di Giulia. Solonato non e’ semplicemente un brand di prodotti eco “da indossare”, ma piuttosto una filosofia, uno stile di vita. Infatti, Solonato utilizza filati e materiali che verrebbero destinati allo smaltimento, tessuti di fine serie, provenienti dalle grandi aziende, scampoli e piccoli ritagli di stoffa, che rendono ogni capo unico nel suo genere. Per cucire e rifinire, vengono utilizzate attrezzature non moderne riscoprendo cosi’ il piacere di confezionare in modo artigianale, come facevano le nostre nonne. L’idea è naturalmente di una donna, Francesca Paganelli, che, insieme a esperte e moderne stylist, crea capi comodi, fashion, di qualità e soprattutto eco. L’intento e’ quello di orientare il consumatore nei suoi acquisti, facendogli scegliere capi sartoriali a costi accessibili, dalle forme semplici e realizzati a mano con cura, utilizzando materie prime di qualità destinate allo smaltimento. Geniale!

OUTFIT SORELLE SOLONATO BABYWEAR

SCARPE GIULIA DEICHMANN

 

 

 

La maledizione dei secondogeniti